All'Ill.mo Sig. Sindaco
Dott.ssa Maurizia Rebecchi
Oggetto: Viale della Stazione - Ravarino

Gent.mo Sindaco, abbiamo partecipato all'assemblea del 20 gennaio 2016 nella sala polivalente del Municipio, siamo rimasti in silenzio non per mancanza di rispetto nei suoi confronti o dell'amministrazione ma per lo sgomento che ha provocato la notizia dell'abbattimento di tutti i tigli malati e non, del viale della stazione, senza poi un'immediata ripiantumazione.
Sicuramente la motivazione della pericolosità degli alberi malati per il rischio che possano succedere incidenti è importantissima e prioritaria.
Lei ha detto che mettere in sicurezza il Viale della Stazione occorre potare gli alberi, con la consapevolezza che non è un lavoro definitivo oppure abbatterli spendendo comunque la cifra di 15000 € . Probabilmente ognuno di noi se dovesse affrontare il problema individualmente all'interno della sua proprietà non ci penserebbe due volte.... la scelta economica prevarrebbe e la soluzione sarebbe di .... ABBATTERE.
Però in questo caso, non siamo nel nostro giardino ma di fronte a un Bene Comune, storico e culturale, che migliora il nostro territorio, e la nostra qualità della vita, per non parlare della nostra aria.
Se la scelta di abbattere prevalesse, non ci sarebbero certezze per il futuro, perchè è stato chiarito che non ci sono soldi per ripiantumare. Che ne sarà del meraviglioso polmone verde che c'è attualmente ?
Tenendo conto, come ha detto il Responsabile LLPP, che ogni pianta costa 200 € anche piantumandone la metà oppure 1/3, per far sì che le nuove piante possano crescere meglio, si parla di un'ulteriore cifra che va da 7000 € fino a 11000 €; tra quanto tempo si troveranno i fondi necessari?
Bene, noi siamo fortemente contrari ad abbattere tutto subito.
Preferiremmo una soluzione di compromesso, con un programma ben definito e sviluppato in più fasi, dove nella prima fase, urgente, si indivuano alberi da potare e alberi da abbattere. Un albero potato ogni due abbattuti? Oppure Un albero potato alternato a uno abbattuto? In questo modo se abbiamo capito bene, la cifra non cambierebbe e il viale sarebbe tutto posto in sicurezza.
In seguito l'Amministrazione potrà attivarsi per trovare i fondi per acquistare i nuovi TIGLI (Fase 2), sensibilizzando i cittadini, le associazioni, gli enti pubblici, e chiedendo più offerte per la fornitura degli alberi, magari coinvolgendo i vivaisti locali.
Poi tra qualche anno (Fase 3) occorrerà una nuova spesa per effettuare l'abbatimento degli ultimi alberi rimasti, quando quelli nuovi dovrebbero aver già iniziato a crescere.
Se poi negli anni futuri, saranno fatti concorsi di idee per riqualificare ulteriormente questo importante polmone verde del paese, chi farà i progetti terrà sicuramente conto dell'esistente senza necessariamente stravolgerlo.
In attesa di risposta, porgiamo cordiali saluti
Il Comitato di Tutela Ambientale
Castel Cescente